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250 - Il primo orgasmo con un'amica

 
Post #1


250 - Il primo orgasmo con un'amica?Amore ti ricordi che ti parlai di Angelo e Forica? Beh! Sono stati loro due a dare sfogo alla mia sessualità repressa ed a valorizzare per primi le mie voglie. Con lui e con lei ho passato dei momenti unici nella vita. Poi c?è stata Mirta che mi h dato e fatto avere tantissimo?Francesca ed Alberto erano a letto, molto vicini e parlavano sottovoce di loro due come avviene in una normale coppia di giovani.Alberto chiede ?Com?è che hai conosciuto Angelo? Oppure hai conosciuto prima Forica??La sua fidanzata risponde ?Angelo era mio insegnante di matematica quando ero al liceo ed è stato un giorno che è s**ttato tutto. Lui mi piaceva molto. La prima volta che è entrato in aula me ne sono subito innamorata. Io al tempo mi vestivo in modo originale per farmi notare nel gruppo delle amiche e lui aveva un portamento ed un modo di proporsi che si notava. Le mie amiche di classe erano Maria e Antonella. Anche loro due belle fighette giovani ma già con fidanzato e scopavano anche se con difficoltà.Un giorno ho chiesto ad Angelo delle spiegazioni ed in confidenza gli dissi che volevo andare via dal paese perché era molto chiuso socialmente ed a me stava stretto. A quei tempi avevo un ragazzo, mi piaceva ma vederlo era un serio problema perché io ero una ragazzina minorenne e lui molto più grande di me; aveva 27 anni. Per la mentalità del paese era ?sconveniente? che stessimo insieme.Nel darmi le spiegazioni di matematica Angelo mi ha toccato la mano ed io ho ricevuto una scossa, un fremito.Quelle sensazioni mi hanno imbarazzata ma lui mi ha guardato in volto ed è successo qualcosa a cui non ero preparata e ne sono stata travolta.Lui aveva 12 anni più di me. Sai che ti dico? Mi sa che attraggo gli uomini giovani.Comunque Angelo ha pensato che non avessi maschio ed il mio aspetto era di una bella fighetta giovane e fresca.Ricordo che lui mi ha chiesto un appuntamento in modo molto gentile ed affascinante dicendomi che aveva una riunione a scuola che non sarebbe stata lunga e che dopo, se mi fosse piaciuto, ci saremmo potuti incontrare.È successo che alle 6.30 di sera, ma non al bar ci siamo visti per la prima volta come due persone e non come studentessa ed insegnante. L?appuntamento era di fianco alla scuola in un angolo defilato. Io avevo appuntamento anche con le mie amiche Antonietta e Maria ma non volevo che mi vedessero; erano un po? pettegole ma meno delle altre. C?era già buio e si vedeva poco ma comunque appena Angelo ha aperto l?auto in un attimo mi sono seduta. Ricordo bene che indossavo un cappotto nero alle ginocchia, scarpe con mezzo tacco e calze nere, capelli sciolti per darmi un?aria di ragazza anonima senza niente di particolare e siamo andati fuori dal paese. Durante il tragitto sono rimasta inchinata come una stupida per non essere vista; mi sono risollevata quando eravamo fuori paese.Angelo è rimasto sorpreso dal mio comportamento ma gli ho spiegato che in paese tutti spettegolano su tutto, comprese le mie amiche migliori.Loro avevano il loro maschio e per stare insieme ci trovavamo al bar Centrale. Noi amiche facevamo barriera verso le altre persone. Nel frattempo, a turno, pomiciavano e si facevano sgrillettare dai loro ragazzi senza però scopare.Facevano così per poi farsi tanti di quei ditalini che non ti dico!Io, invece, ero diversa perché non avevo un ragazzo, perché non mi facevo toccare. Da troiette quel erano volevano sapere cosa facessi.Io non dicevo niente della mia intimità perché poi loro lo andavano a dire in giro e così tutto il paese avrebbe saputo che mi facevo i ditalini.Alberto ha fermato il racconto di Francesca dicendo ?Quindi eri vergine??Francesca riprende il racconto ?No, non lo ero più da qualche mese prima. Mi aveva sverginato un ragazzo che ho conosciuto al mare. Mi piaceva molto e mi sono lasciata andare.Quelle stronzette delle mie amiche sapendo immaginando che fossi vergine mi provocavano chiedendomi delle mie fantasie e dicendomi che cosa provavano, quali sensazioni hanno mentre il loro ragazzo le tocca.Ho pensato che qualcuna di loro desiderasse avere con me un?esperienza lesbica.A quel tempo avevo compiuto da poco 18 anni. Mai mi era passato per la testa, e né mai avevo pensato o fantasticato, di avere un rapporto con un?altra ragazza. Avevo avuto le mie storie con i ragazzi della mia età, ma sai com?è quando si è teenager, i primi bacetti al parco, le prime pomiciate al bar, i primi amoreggiamenti, che alcune volte poi si concludevano nel letto sotto le lenzuola con l?aiuto delle mie dita che in breve tempo erano diventate molto esperte nel trovare i miei punti preferiti?Alberto la ascoltava incantato e in lui iniziavano le voglie di scoparla; trovava quel racconto molto erotico.?Al liceo avevo una cara compagna di scuola, Antonella, che oltre ad essere amica, con la quale avevamo frequentato anche le scuole medie e con la quale non avevamo avuto mai segreti da confidarci. Pensavo che tra noi due non ci fossero segreti, tanto eravamo aperte e spontanee l?una con l?altra ma poi delle frasi e delle domande che ho reputato indiscrete mi hanno in parte fatto ricredere. Parlavamo di tutto, compresi i nostri pensieri più nascosti ed i nostri desideri in campo sessuale anche se ancora eravamo giovani e di esperienza non ne avevamo moltissima. Lei era un po? più alta di me, capelli scuri, più formosa di me ed a volte scherzando tra di noi me lo faceva notare ma la prendevamo a ridere e mai ci facevamo caso. Antonella aveva una terza abbondante; io avevo una seconda giusta giusta. Lei non dava l?idea di avere l?età che in realtà aveva; sembrava molto più grande e matura di me fisicamente e di questo anche i ragazzi se ne accorgevano tanto che, per come mi raccontava lei, le chiedevano anche particolari prestazioni che solitamente non si chiedono alle ragazze giovani.Fatto sta che un giorno, come ci capitava spesso al termine dell?anno scolastico, studiavamo nella mia camera a studiare ma, vuoi per i primi caldi che si facevano sentire, vuoi per la poca voglia di studiare che avevamo, abbiamo iniziato a parlare di noi, delle nostre sensazioni, di come ci toccavamo e di come erano i nostri orgasmi. Eravamo proprio delle sprovvedute!Antonella usciva con un ragazzo bel po? più grande di lei che l?aveva iniziata ai rapporti sessuali e gradatamente l?aveva portata ad un rapporto completo di penetrazione ma solo vaginale. Io, invece, frequentavo un ragazzino quasi coetaneo e mi dava qualche carezza anche nelle parti più intime. Mi restava ovviamente la voglia ed allora mi sfogavo con le mie pratiche preferite nelle ore serali e notturne e riuscivo a soddisfarmi abbastanza.Mi ricordo che Antonella un pomeriggio indossava una maglietta smanicata bianca ed una ampia gonna sopra il ginocchio leggera a scacchi bianchi e blu con un reggiseno in pizzo che si vedeva in trasparenza dalla maglietta bianca. Io indossavo una camicia a maniche corte nera ed una minigonna di jeans con un reggiseno giallo pallido, di cotone. Eravamo nella mia camera. Lei era seduta sulla sedia accanto al tavolo pieno di libri di studio ed era rivolta verso di me che sul bordo del letto tenevo le gambe piegate l?una sull?altra tenendo una posizione eretta.Parlavamo parecchio e siamo arrivate a dirci di ciò che abbiamo fatto l?ultimo sabato trascorso con i rispettivi ragazzi. Ho iniziato io raccontandole che eravamo stati a bere al bar qualcosa prima di appartarci un po? nella solita saletta per sbaciucchiarci e farci delle carezze, come quasi sempre succedeva.Però lei appena ha iniziato a raccontare ciò che aveva fatto ho visto subito dagli occhi che qualcosa le brillava ancora come se rivivesse quei momenti.Antonella mi ha detto delle mani del suo ragazzo che l?avevano toccata da cima a fondo, della lingua che, iniziando, dal suo collo era scesa sotto la sua camicetta per stuzzicarle i capezzoli fino a farglieli quasi scoppiare tanto erano duri e dritti e quando arrivò a raccontare della lingua che iniziò a scivolarle lungo la pancia fino ad arrivarle al bordo dello slip lei si è messa, lì davanti a me, a parlare ansimando.Per farla corta mi disse che il ragazzo le aveva fatto qualcosa che non aveva ancora mai fatto prima; le aveva infilato la lingua nella la fighetta e l?aveva fatta venire così, semplicemente leccandola e penetrandola (così mi ha detto lei) appena con la lingua. Ci credo poco, ma così mi ha detto. Forse sia lui che lei erano poco esperti; lei di sicuro ma lui che era più grande di età mi fa meraviglia che non l?abbia leccata fino a dove ha potuto metterle la lingua dentro.Da come lo raccontava e da come si muoveva sulla sedia, ho notato che era si muoveva e si dimenava come se quella lingua fosse tra le sue gambe e ciò mi ha impressionato. Ero veramente inesperta e stava eccitando anche me. Guardavo gli occhi di Antonella che mi fissavano mentre descriveva i più piccoli dettagli cercando di farmi capire le sensazioni meravigliose che aveva provato, le scosse che aveva sentito pervaderle il corpo, i flussi abbondanti di umori che aveva le sono colati lungo le cosce mentre lui la leccava. Penso che l?abbia veramente fatta godere titillandole il clito in modo per lei inusuale perché sicuramente con le dita non riusciva ad avere le stesse sensazioni e neanche la stessa goduria al momento dell?orgasmo.Era evidente che il racconto stava oltrepassando la curiosità prettamente femminile di confidarci tutto.Mentre ci guardavamo, vedevo i suoi movimenti e mi appariva sempre più agitata sulla sedia, inoltre parlava per continuava la descrizione di quel che provava e la sua mano era andata a poggiarsi sulle gambe che teneva leggermente divaricate??Ci sei Alberto? Non ti sento. Sei lì immobile ad ascoltarmi e non mi dici niente. Che cosa fai???Sì, ci sono. Ti sto ascoltando. Tu piuttosto, ti va di raccontare???Sì, mi piace ed a te???A me molto, moltissimo. Mi sembra di vedere quelle ragazze? ha risposto il fidanzato a Francesca.Ma lei gli chiede ?Non mi dirai che ti stai eccitando!??In effetti come faccio a farne a meno? Tu parli di sesso e mi fai arrapare. Credi che sia un eunuco?? ?Fammi vedere!? e Francesca allunga una mano per cercare il cazzo di Alberto. Lo trova inalberato e con la mano di lui su di esso.?Ma guarda tu! Allora è proprio vero! Ti piace molto, porcellino mio!??Vuoi proseguire o no?? gli chiede il fidanzato.?Però poi cosa facciamo, dormiamo???vedremo. Intanto tu continua?Beh! É stato allora che per la prima volta ho scoperto la possibilità di parlare ed eccitarmi sentendo una ragazza che mi raccontava di lei ed allo stesso tempo vederla sgrillettarsi. Le sue parole erano così precise ed il suo sguardo così assorto, così particolare, che forse non si è neanche accorta che stavo guardando le sue dita che risalivano lungo l?interno delle cosce per appoggiarsi al triangolino dello slip che potevo vedere benissimo tra le sue gambe.La fissavo e guardavo soprattutto la sua mano che vedevo chiaramente premere lo slip. Lei ha visto che avevo abbassato lo sguardo ed ha tentato di scusarsi ma era così eccitata pensando a quella lingua che l?aveva come scavata completamente e svuotata di ogni goccia di umore e che non poteva non sentirsi bagnata. A quel punto mi ha chiesto se mi sentissi anch?io così con le sue stesse sensazioni mentre ascoltavo le sue parole.Da buona e fedele amica sono stata sincera dicendole che avevo mai avuto un ragazzo che mi avesse leccato la figa, ma che il sentire il suo racconto ed il vederla toccarsi ed eccitarsi, mi aveva eccitata tantissimo ed ho aggiunto che anche a me sarebbe piaciuto toccarmi.Non so quanto tempo era passato ed in un attimo mi ha detto ?dai, fallo allora! Fatti un ditalino con me! Io sto per godere. Sto per venire e mi piacerebbe vederti venire, sbrodare!?Al suo invito mi sono sciolta e le mie remore sono svanite.Allora ho messo i piedi a terra restando seduta dov?ero mettendomi proprio di fronte a lei che continuava ancora più profondamente a titillare il suo clitoride.Vedevo i suoi occhi socchiudersi e immaginavo il suo clitoride gonfio come lo era il mio in quel momento forse anche di più. Ho immaginato anche il piacere che lei stava provando.Ho divaricato le gambe e la minigonna si è sollevata.Un attimo dopo le mie dita stavano premendo il mio slip di cotone già intriso dei miei umori. Le sue gambe davanti ai miei occhi erano adesso oscenamente spalancate e mi offrivano uno spettacolo meraviglioso come mai avrei immaginato.Con due dita Antonella ha scostando lo slip e con l?altra si stava sgrillettando facendo ruotare le dita sul clitoride prima di infilare l?indice dentro di sé muovendolo avanti e indietro.Sentivo i suoi sospiri diventare pesanti e profondi, vedevo il suo bacino sollevarsi ed abbassarsi ritmicamente sulla sedia ad ogni spinta profonda del dito dentro di lei. Sentendola quasi sul punto di venire l?ho imitata scostando lo slip con una mano per masturbarmi come ero abituata a fare utilizzando la mano destra con un dito direttamente dentro la mia fighetta bagnatissima mentre il palmo della mano premeva e solleticava il clitoride che sentivo duro e gonfio.Sono stati attimi meravigliosi ed intensi.Potevo sentire il profumo dei nostri umori riempire l?aria della camera, vedevo le sue dita scorrere e scivolare sempre più velocemente e per non essere diversa da lei ho seguito il suo ritmo con la mia mano che si muoveva come la sua.I nostri gridolini di piacere si sono trasformati in urla, le sue gambe si sono aperte moltissimo mettendole sopra i braccioli della sedia. Io, invece, ho messo le gambe sul letto, piegandole ed aprendole come mai avrei pensato di poterle aprire.Per fortuna in casa non c?era nessuno, se no sarebbero stati guai grossi.Avevo lo sguardo fisso sulla sua fighetta e le sulla mia. Volevo vedere ciò che lei faceva e lo facevo anche io.Le dita entravano ed uscivano ed i nostri occhi erano pieni di voglia di godere, di esplodere, di seguire l?orgasmo dell?amica più cara e che ora era diventata anche la più intima.Ho visto Antonella che si metteva dentro un altro dito e lo muoveva ancora più forte nella sua figa fino a quando ha emesso un grido e l?ho vista reclinare all?indietro la testa, i suoi occhi chiudersi ed il ventre cominciare a comprimersi e rilassarsi rapidamente per l?orgasmo pulsante che stava venendo mentre le gambe portavano il suo bacino in alto per offrirsi ad un ipotetico maschio.Vedendola così mi è bastata una leggerissima pressione con il mio palmo sul clitoride per esplodere in un orgasmo che mi è sembrato incredibilmente potente e liberatorio così come tanto lo avevo desiderato.Siamo poi rimaste lì a rilassarci e riprenderci.Appena tornata la ragione ci siamo guardate un po? mentre con le dita afferravamo le ultime gocce che scivolavano fuori dal nostro corpo. I nostri sguardi erano tra lo stupito e l?incredulo contente d?aver scoperto un nuovo gioco che ci era piaciuto ben sapendo che non sarebbe finita lì e che presto avremmo rifatto?Ecco ora sai come ho scoperto come sgrillettarmi.Francesca si è voltata verso Alberto e lo ha trovato con il suo sesso duro e dritto, con la mano che faceva una sega.?Vuoi che te la faccia io?? le ha chiesto.?No, vieni su di me. Fammela con la figa?Francesca non se lo ha fatto dire due volte. È salita sul suo fidanzato ed ha iniziato una cavalcata che li ha portati ad avere quasi insieme l?orgasmo che lei aveva voluto.Poi si sono addormentati baciandosi abbracciati e nudi.
04-06-2021, at 11:13 PM
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